Arenthar

*Laren, di fronte a tutta la scena, rimane in silenzio. Storce in particolar modo di fronte al commento sui bambini, ma dopo le reazioni di Farah e Hellewise non aggiunge altro se non un pensiero diretto e ad alta voce. «Se volevi una scusa per andartene e farti detestare, potevi farla meno lunga». Dal tono sembra gli dispiaccia.
Alza le spalle e si rivolge invece a Nevia e, se non se ne sono ancora andati, a Naa Il e gli altri Cacciatori.
«Quindi è questo il motivo della loro reticenza. E come funziona? Dite qualcosa di sbagliato e ne venite colpiti instantaneamente o è qualcosa che subite se vi prendono?».

Segue con gli occhi il Morto, fino a che non sparisce dalla vista.
- Per rispondere anche a questa domanda, ragazzo dell' Ovest: la subiamo. Senza possibilità di ritorno. É qualcosa che va oltre la semplice morte. Il tradimento é un atto ignobile. E come tale, il traditore va trattato.
Abbassa lo sguardo.
- Non so se esista qualcosa di peggiore.

Farah sbuffa sorridendo <<Non sei stato il primo a chiamarmi così. Può metterti in coda dietro a mio padre e mia madre. Evidentemente quella fatidica notte avevo visto male. Pensavo che tenessi a qualcuno in più rispetto a nostro figlio. Voltando le spalle a noi le volti anche a lei. E non sono ingrata mio caro. Fede o no stai per fare lo stesso errore di Hogmantias.>> Disse mentre Lemarchand se ne stava andando.

*Laren si rivolge ancora a Naa Il.
«E se è l'Ordine stesso a tradire voi? Nel senso, se doveste trovarvi a scegliere fra il vostro vecchio capoclan e Cornelia - Ah, Cornelia ... - sareste obbligati a scegliere lei?».

- Questo é certamente complesso. Dovremmo seguire le regole. Attendere che nelle alte sfere dell'Ordine indichino il più meritevole in modo ufficiale e poi...
Alza le spalle.

Shaffer sbuffa infastidito. "Ancora tirate in ballo la fede come se fosse il vostro membro. Sacro certo, ma sempre un membro."
"Vi dibattere per mostrare quanta fede avete e nemmeno cercate di capire cosa vuol dire quella fede per voi. Nemmeno provate a capire che conseguenze hanno le rivelazioni cui abbiamo assistito per quella stessa fede." "Perché nessuno qui sa davvero quale sia tutta la verità. Io sono uno di quelli che davvero vorrebbero prendere a calci in culo quelli che hanno mentito da così tanti anni, causato così tanta sofferenza e ingiustizia ma dobbiamo essere cauti, altrimenti la cura *potrebbe essere peggio* della malattia" "Altrimenti stiamo parlando solo di chi ha il cazzo più lungo".

*Laren si gira un attimo verso Shaffer. «Non ci sarebbe discussione in quel caso, uomo gatto. Dorian vincerebbe a mani basse» commenta con estrema naturalezza.
*Torna poi a parlare con Naa Il. «Dovremmo trovare un modo di liberarvi di questa catena» afferma con sprezzo. «Dovreste essere liberi di scegliere almeno chi seguire e non dovrebbe servire la minaccia per spingervi a mantenere i segreti della vostra gente: dovrebbe bastare la fedeltà» afferma, stranamente non come una critica, ma come un'osservazione che, incredibilmente, tradisce un'empatia verso i Cacciatori per la prima volta.

Farah vide che Lemarchand non stava tornando, anzi, si stava allontanando sempre di più distaccandosi notevolmente dal gruppo. Guardò per un attimo Nimue con fare preoccupato e si avvicinò a lei, le poggiò una mano sulla spalla e disse a bassa voce <<Ci penso io. Ho esagerato e non voglio che compia atti sconsiderati fomentanti da quello che è successo.>> Per poi anche lei allontanarsi dal gruppo cercando di raggiungere il necromante.

Nimùe ha assistito alla discussione senza sapere cosa fare. Voleva palesemente fare o dire qualcosa.
Prova a richiamare Lemarchand, ma esita, indecisa se seguirlo o meno. Il suo sguardo tradisce più emozioni insieme: dispiacere, offesa, un po' di biasimo, confusione.
Sorride debolmente alla sacerdotessa di Faharak.
"Grazie, Farah. Per tutto quello che hai detto. Sono pronta a raggiungervi, se serve".

- La fedeltà temo non sia tanto potente quanto il terrore delle conseguenze di un tradimento. Immagino che sia una sicurezza, sapere di averci in un certo senso incatenati.
Sospira.
Alza un sopracciglio di fronte alla continuazione della discussione.
- Non sapevo che avessimo una prima donna del genere nella Sacra Compagnia.