"We are a team of outcasts and misfits. So please don't call us heroes, we're something else. We're Legends".Voglio essere onesto. Prima di arrivare al live ero enormemente preoccupato e teso: nei mesi in cui avevamo atteso il Sacro Concistorio, l'aspettativa era salita alle stelle, abbastanza in alto per brillare o cadere rovinosamente. Come pessimista, di solito in questi casi mi aspetto sempre il secondo finale.
Questo live, però, ci ha mostrato che qualcosa è cambiato dal Passo del Cervo Rosso.
A livello masteriale, quello che voglio dire pubblicamente è che sono stato veramente felice di vedere una grandissimo lavoro di squadra, un gruppo affiatato e sempre sul pezzo. Vedere i master che si impegnano insieme e creano un live come questo appena passato è un esempio per noi giocatori e un motivo di orgoglio per tutti i soci dell'associazione.
Ma anche fra i giocatori qualcosa si è smosso, qualcosa di grande. Col senno di poi, la storia e le difficoltà del Concistorio ci spingevano a unirci più di quanto non avessimo fatto in passato, sia attraverso la storyline sia attraverso le quest, ma è stata anche una diversa mentalità fra i giocatori a renderlo davvero possibile. Prima i singoli, poi gruppi, uniti sotto il vessillo di una compagnia di ventura, una provenienza, di una fede comune, fino ad arrivare ad compiere un'impresa che non si vedeva da quando il Sole sorse sulle Colline della Redenzione, nel Giorno della Gloria: Cacciatori, Guerrieri Sacri, Maghi, perfino individui comuni che sconfiggono gli antichi nemici del mondo, dopo essersela vista anche con i nuovi.
Agli occhi di chi si era preso l'onere di organizzare il campo di battaglia, vedere nel caos che si crea nella mischia guerrieri che combattono fianco a fianco, maghi che gettano a terra nemici prima che infliggano l'ultimo colpo a un uomo a terra, difensori che si immolano per permettere ad altri di fuggire e riorganizzarsi, che proteggono chi va a recuperare un caduto rimasto isolato, guaritori che mantengono la calma in mezzo al pericolo, frecce che arrivano tutte insieme o che distraggono abbastanza a lungo da permettere di sferrare un colpo decisivo, vedere tutto questo è vedere già una vittoria, prima ancora che le spade si alzino in alto, assieme alle grida di chi ha conquistato la leggenda.
O, più semplicemente, vedere che l'essere più appariscente di tutti, il goblin incaricato assieme ad un orso armato di ascia a due mani di abbattere la strega, non ha subito un colpo da nessuno dei suoi servi perché i suoi compagni li hanno tenuti impegnati, è vedere finalmente un grandissimo lavoro di squadra.
Questa è stata la cosa più bella del live.
Assieme al meraviglioso cuoco e alle torte al cioccolato.
Passando ai ringraziamenti veri e propri, parto dallo staff. A Francesco, il Curatore da cui tutti vorrebbero essere rimproverati, il Modellatore che tutti vorrebbero avere nella propria testa; a Fredia, bellissimo bambino che non dovrebbe andare a cavallo e il Kefaeras che tutti vorremmo sognare quando ci troviamo in un vortice onirico; a Giacomo e la sua maschera inquietante, maschere, maschere, maschere, maschere, maschere ovunque, facce al contrario e Incubi vari; al Conte Fazio a cui offriamo tutti senza remore il nostro cuore; a Francesca, strega buona ma spietata regolatatrice e inquisitrice di primo grado, secondo leggende che preferiamo non scoprire sulla nostra pelle.
E poi ai png, i "cugini" di Terre degli Angeli se non sbaglio, Simone Seguino - forever Lambert - e Andrea Soro - 515 foto?!?! - che definire BRAVISSIMI col capslock non è abbastanza. La loro interpretazione dei Portatori è stata impeccabile, ben caratterizzata e aprendo innumerevoli possibilità di gioco politico come non ne facevo da tantissimo tempo. Per citarne solo qualcuno fra i tanti, il Gran Templare Uthulkar di Andrea, William il fantasma del ragazzo a cui disgraziatamente non ho chiesto il nome, e prima di tutti la Contessa di Cristina che ci ha stregato il cuore, almeno a quattro di noi (quasi cinque!).
E come non terminare col già citato e sempre più meraviglioso cuoco, che ci ha riempito con cose semplici, ma buonissime, le migliori!
Poi, giocatori. Siete (siamo) migliorati un sacco e non riesco a descriverlo meglio di come abbia già fatto sopra, tranne nel tenere pulita la sala da pranzo. Ma ce la faremo anche in questo, ne sono sicuro.
Grazie quindi a Jack, che mi ha recuperato l'arco prima del fatidico "time freeze" e salvato la mia reputazione di comandante prima ancora che cominciasse; a Qun, il più lupo di tutti noi, sempre e comunque; a Gefjun, la custode della nostra conoscenza che, vinto dalla stanchezza, ho abbandonato nel momento del bisogno e dalla quale spero, prima o poi di farmi perdonare; agli altri membri della compagnia Lumex - mannaggia questo nome!!! - cominciando dal loro intrepido capitano, a Shaffer, cacciatore di lucertole velenose, a Farah, che gli stupidi Azyron hanno avuto la stupidità di esiliare per nostra fortuna; a Voce del Vento e altre cighialotte, che hanno creato la fatidica pozione che ha permesso la nostra vittoria; a Otot, che nel mio delirio da ferite multiple e mancanza di alcol ho chiamato "Tatos" un paio di volte, sperando che tirasse fuori una bottiglia di idromiele; a Garreth, che porta sempre per tutti più roba di quanto a lui sia necessaria - un furgone intero! - dimenticandosi però la sua a casa; a Bjorn e la sua ascia sganascia cose e altre streghe lungo la strada; all'arciera di Mokhena di cui non riesco a ricordare il nome, ma perfettamente come ha protetto Letarey durante la battaglia finale; a Dorian e Regan, custodi delle chiavi, dei Gran Maestri e delle Streghe di Soci; alla nostra pistolera "Dita di Polvere", se non erro, e allo spadacino, compagni di ricerche di parcheggi e lunghe risalite; al mio verdastro amico Alrok Rkobed Grexikraq, di cui un giorno pronuncerò il nome ad alta voce in live, probabilmente prima di vendicarmi brutalmente per avermi - maledetto goblin! - strappato al caldo abbraccio del mio letto per portarmi a fare rituali sotto pioggia e portici e calabroni; a tutti i giocatori nuovi che spero di ridere ancora lungo la via per Duvanthar e anche a coloro che mi sono dimenticato in questa lista.
Infine al mio splendido Ramo Rosso, a cui ho già mandato tante smancerie in privato.
A conclusione di questo, lascio spazio agli immancabili:
I Momenti Memorabili di Meliodas. Cioé Malys. Cioé Meliodas. Cioé... : - «Questo camion porta la merda che ci pioverà addosso al live?».
- «Se ci fai caso ce ne sono due di camion».
- La ricerca del parcheggio e la risalita, live light prima del live vero e proprio;
- Il Curatore e le sue multe.
- «Mio signore Uthulkar, sono un suo grande fan. Mi farebbe il privilegio di picchiarmi?»;
- Il Concistorio, i Vessilli, LETAREYYY!
- «Perché si può dire che i Mutati hanno un'anima».
«Questo è al limite dell'eresia».
«Allora no, ritiro tutto»;
- Casa Vianello tra Letarey e Terenzio e, infine, la Gran Voce di Selley: «Bene, ora che abbiamo assistito a queste dimostrazioni di mascolinità possiamo cambiare argomento»;
- Fallire la prova dei Cacciatori e tutto ciò che ha portato;
- La Contessa <3 ;
- Azioni ninja con un Orso;
- Il viaggio onirico fra i ricordi della Contessa e la prova del Marito;
- Il ritorno del Modellatore, sadico bastardo come solo il Giovannini sa fare;
- «Naaaaaa Il. I see an Undead. It was pretty»;
- Gli eroici atti di un bardo nel recuperare l'arco del comandante, salvandolo così da un destino ben peggiore della morte;
- La battaglia finale contro la Strega. Epica. Leggendaria;
- Il funerale alla nostra seconda compagna caduta;
- Silver: «Ma se urlo il mio nome ai Lupi Mannari li ferisco?»;
- «Quanto ti fa male il culo, Comandante?».
«Ancora non abbastanza probabilmente».
Sguardo verso Duvanthar.