Sulla nave lunga del Capitanato delle isole di ferro.
Nostromo: amico mio, da tempo navigo in queste acque insidiose. Ho pescato qui, ho esplorato qui, ho perfino gettato qualche ammutinato qui, ma ti giuro sul magnifico tesoro di capitan Grodan che mai ho portato una accozzaglia di gente come questa. Chissà che robe sta partorendo la mente della Teocrazia.
Marinaio: vero Nostromo, molto vero, ho visto che ci sono anche incantatori e poi hanno armi, tante armi ed armature. Te lo dico io Nostromo, questo non è un gruppo di esplorazione, mi sa che la Teocrazia sta mobilitando un esercito laggiù.
Nostromo: se così fosse stiamo in campana, altri non tarderanno ad arrivare, e per quanto ci riguarda, voglio che il nostro Capitano abbia l’esclusiva su questi viaggi.
Marinaio: già, e con i soldi gudagnati dai trasporti chissà che non mi possa comprare una nave lunga tutta mia.
Nostromo: ora però basta con sogni e supposizioni, fila a dire al cuoco che il gruppo ha fame, e ricordati sempre: dove si mangia male non si torna più.
Marinaio: si, signor Nostromo, corro.
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