«Il goblin». Dal gruppo di marinai si alzano delle grasse risate. Alcuni sputano a terra per scaramanzia. «Cosa c'è da ridere?!». «Niente, niente. Quanto hai detto che scommetti? Un Rakton?». «Sì». Le risate riprendono, ancora più sguaiate di prima. «Quindi tu pensi che fra il tizio grosso col martellone, il Guerriero Sacro di Bylerio e il goblin, sia lui il più forte? Perché non quella bella Imperiale col velo allora?! O quella tizia con arco e frecce». «O l'Azyron, perché no?». Le risate continuano. Qualcuno sputa di nuovo per scaramanzia. «Parlate così perché non avete visto Billy correre via in lacrime, dopo che aveva provato ad abbordare una di quelle lì … E poi, il goblin e un Cacciatore e nessuno batte un Cacciatore». «Ah, davvero? Ho sentire che il loro capo era un Cacciatore ed è morto come un qualunque cretino con l'arco e non è stato il solo a lasciarci le penne lì alla Mano di Selley. Akban solo sa cos'hanno combinato lì dentro. ». «Qualunque cosa fosse, non può essere peggio del fantasma del vecchio Hands. Si dice che vaghi ancora per queste acque in cerca di vendetta ...». «Non dire cazzate! Lo sanno tutti che il fantasma del vecchio Hands infesta le coste di Salisgara e ...». «Io ho sentito che invece affoga le fanciulle di Teroinea». «E se incrociassimo la rotta della Nebula? Dicono che sia guidata da mostri capitanati da una Strega ...». «Che cosa succede qui?!». La voce del Quartiermastro risuona come un colpo di cannone, facendo sobbalzare i marinai. «Abbiamo già abbastanza malasorte con un goblin a bordo, senza che vi mettiate anche a chiamare Mutati, Streghe o, peggio ancora, quel macellaio di Rubeus Hands fare a pezzi gli stupidi come voi. In piedi ora». I marinai ubbidiscono all'istante. «Tocca il legno e gratta un paterazzo ...». « ...Gira tre volte. E che tutti gli Otto e la Profetessa ci proteggano!» esclamano in coro, dopo aver eseguito rigorosamente il “rito”. «Oh, bene, vedete che non serve un altro inno di Bylerio per farvi tornare un po' di sana religione nella zucca. E ora a lavoro, chirichetti d'acqua dolce!». Il Quartiermastro aspetta che tutti si siano allontanati prima di aggiungere sottovoce «Un goblin a bordo … Questo viaggio finirà malissimo ...». Prende un respiro, richiama a sé tutto il catarro possibile e lo sputa sul ponte, grattando ancora il paterazzo per sicurezza. «Ehi, Jimbo, vieni a pulire! Qui c'è rimasta una macchia».
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